Visita guidata / Biblioteca Ariostea e Palazzo  Schifanoia a Ferrara

Biblioteca Ariostea e Palazzo Schifanoia, Ferrara

• sabato 13 aprile 2024, tutta la giornata •

Nella giornata di sabato 13 aprile 2024 è prevista una visita a Ferrara alla Biblioteca Ariostea e a Palazzo Schifanoia, riservata agli Amici della Biblioteca Classense ed organizzata assiema agli Amici dell’Ariostea. Il trasferimento è previsto in treno con partenza alle 7:47 da Ravenna e rientro alle 18:48.

Chi volesse aderire può farlo inviando una email a  amiciclassenseravenna@gmail.com.

Alcune brevi notizie sulla Biblioteca Ariostea
Biblioteca insieme di tradizione e di pubblica lettura, l’Ariostea possiede un patrimonio di circa 400.000 unità bibliografiche, parte collocato a scaffale aperto e parte conservato in magazzini sia locali che remoti. Ad essa compete per legge il deposito obbligatorio di quanto stampato a livello provinciale, con ruolo di tutela e conservazione; non a caso, uno dei suoi principali compiti consiste nel documentare la cultura del territorio sia attraverso la raccolta sistematica di manoscritti e pubblicazioni relative ai principali poeti, scrittori, studiosi locali: antichi, moderni e contemporanei (Ariosto, Tasso, Monti, Govoni, Caretti, Quilici ecc) di rilievo nazionale, sia con l’aggiornata acquisizione della letteratura secondaria. La Biblioteca occupa un edificio storico adiacente al Ghetto degli Ebrei e dispone di una superficie coperta pari a 3151 mq (1883 mq. destinati al pubblico), ai quali si aggiungano un cortile di 569 mq e un giardino di 1140 mq, entrambi dotati di postazioni all’aperto fruibili nella stagione estiva. Sorto nel 1391 come pertinenza privata estense, Palazzo Paradiso assume una fisionomia seicentesca allorché, per decisione della Muncipalità – che lo riceve in affitto dagli Estensi, in partenza verso i feudi di Modena e Reggio – vi si insediano le facoltà universitarie. La nuova destinazione d’uso comporta una serie di modifche culminanti nel trasferimento dell’ingresso principale da via Gioco del Pallone a via Scienze e nell’attuazione dell’imponente portale sovrastato da una torretta, ad opera di Alessandro Balbi e Giovan Battista Aleotti. Nel corso del Settecento sorgono il Teatro Anatomico, l’Orto Botanico, la Sala della Biblioteca e, su progetto di Antonio Foschini, l’elegante scalone marmoreo, di accesso ai piani superiori. Dal 1801, Palazzo Paradiso accoglie le ceneri di Ariosto, provenienti dalla Chiesa di San Benedetto e il monumento funebre, concepito da Aleotti. L’aspetto attuale del complesso architettonico è il risultato di un lungo e laborioso restauro conclusosi nel 2006 con il recupero, e la conseguente riapertura al pubblico, dell’antica Sala di lettura, ora intitolata all’illustre bibliofilo Gianmaria Riminaldi.

… e su Palazzo Schifanoia:
Testimonianza straordinaria dei fasti dell’epoca rinascimentale, Palazzo Schifanoia è il simbolo della Ferrara degli Este. Il nuovo percorso espositivo restituisce ai visitatori un museo moderno, ampio e coinvolgente: 21 sale, 1400 metri quadri di percorso espositivo, circa 250 opere da contemplare, un nuovo allestimento e luci speciali per esaltare gli affreschi del “Salone dei Mesi”.
Sorto attorno al 1385-1391 come residenza ricreativa suburbana per “schifar”, ovvero “schivar”, la noia, il palazzo fu poi ampliato per volere di Borso d’Este (1450-1471) che plasmò l’edificio a sua immagine e somiglianza, rendendolo sontuoso e unico, a misura della grandezza europea della Ferrara del tempo.
Dopo essere stato paragonato a una «gemma incastonata in un anello» ed essere stato fulcro della vita di corte nel Quattro e Cinquecento, Schifanoia subisce un lento declino che ne altera funzione e forme, fino a quando, nell’Ottocento, la riscoperta delle decorazioni del Salone dei Mesi determina nel 1898 la volontà di fare dell’ex delizia il nuovo museo civico. Dopo il terremoto del 2012 e il necessario restauro architettonico, il Museo Schifanoia torna a essere fruibile offrendo un’esperienza di visita immersiva ed emozionale, in una pluralità di dialoghi tra personaggi, oggetti d’arte e tecniche.

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