
(Fondo Ulderico David)
Numerose sono state le acquisizioni di biblioteche d’autore alla Classense, soprattutto nel Novecento: tra queste, il fondo di edizioni dantesche appartenute all’editore Leo Samuel Olschki (1861-1940); la biblioteca e l’archivio dell’intellettuale ravennate Corrado Ricci (1858-1934), fonte inesauribile per ricerche storico-artistiche e sulla tutela dei beni culturali; i fondi di Santi Muratori (1874- 1943) e di Manara Valgimigli (1876-1965), entrambi sensibili intellettuali e direttori della biblioteca, le raccolte librarie, archivistiche e fotografiche di monsignor Mario Mazzotti (1907-1983), fonti per le ricerche in ambito archeologico e locale; i volumi e le carte di studio e di lavoro di Luigi Rava (1860- 1938), ministro e senatore del Regno, che riguardano la sua attività politica e i temi risorgimentali a lui cari. Più recentemente sono pervenute la biblioteca appartenuta al bizantinista Tommaso Bertelé (1892-1971), con testi relativi ai rapporti economici e culturali tra Oriente e Occidente; quella dell’intellettuale Eurialo De Michelis (1904-1990), su temi di letteratura italiana novecentesca; quella del geografo Lucio Gambi (1920-2006), comprendente anche l’archivio e il fondo fotografico.
Da ricordare, infine, il fondo di studi storici ed ebraici di Marino Berengo (1928- 2000) e della moglie Renata Segre; la raccolta del filologo e grecista Carlo Ferdinando Russo (1922-2013), che fu anche direttore della rivista letteraria Belfagor; quella di volumi, fotografie, autografi e stampe di argomento teatrale del collezionista ravennate Gino Missiroli (1923-2013).